ITS Energy Specialist

MITS Energy Specialist

Le imprese hanno pian piano preso coscienza della necessità di dover perseguire l’innovazione, in primis digitale, in modo agile e veloce. Lo sviluppo dell’innovazione non è più isolato o separato, ma richiede sempre più la cooperazione tra le organizzazioni
(Chesbrough, 2003).

I MODELLI DI INNOVAZIONE
L’innovazione, dunque, si caratterizza sempre di più come processo aperto e interattivo che necessita il coinvolgimento di diverse organizzazioni, dove i diversi partner sono allineati sui medesimi obiettivi innovativi, con la finalità di risolvere problemi comuni attraverso il network e le cosiddette reti “ingegnerizzate”, che possono riguardare una catena di approvvigionamento, una regione geografica o un cluster.
Quanto detto confluisce nel quadro teorico dell’Open Innovation postulato da Chesbrough nel 2003, secondo cui il paradigma di “innovazione aperta” basa la sua efficacia non solo sui processi interni di innovazione ma anche sui meccanismi di apertura
e collaborazione con i soggetti esterni al fine di aumentare le performance innovative dell’impresa.

GLI ECO-SISTEMI INNOVATIVI
Al giorno d’oggi la sfida economica deriva da ecosistemi di innovazione i cui risultati vertono sulle interazioni tra gli attori chiave dell’ecosistema, ossia Università, accademici, policy maker e organizzazione.
Tali cluster vengono concepiti come concentrazioni geografiche di imprese, di fornitori di input e di servizi, di intermediari e di istituzioni di ricerca; così configurati assumo un ruolo crescente e vengono considerati catalizzatori di innovazione e centri di crescita e competitività.

GLI SPIN-OFF ACCADEMICI
Gli Spin-off accademici sono piccole imprese innovative risultato delle attività dei laboratori di Università e di centri di ricerca. Rappresentano la modalità maggiormente efficace per il trasferimento di conoscenza e know-how al sistema industriale.
Gli strumenti universitari posti a sostegno degli Spin-off per favorirne la nascita sono:
1) Technology transfer office;
2) Incubatori di imprese;
3) Servizi reali alle imprese;
4) Fondi e capitali di rischio;
5) Business plan competition

L’Open Innovation oggi ha un’applicazione molto più ampia di quella proposta inizialmente da Chesbrough.
Il confine tradizionale dell’organizzazione si sta dissolvendo così come i tradizionali limiti di innovazione, dando spazio a fenomeni come Living Lab, Fab Lab e Application Innovation Park (AIP).
Gli incubatori negli ultimi anni hanno assunto un ruolo centrale nella creazione e sviluppo di nuove imprese innovative, con la fornitura di servizi a supporto delle prime fasi di vita dell’azienda.
Concludendo, i Living Lab sono reti di Open Innovation caratterizzate da ambienti di sperimentazione ed ecosistemi di co-creazione per la ricerca e l’innovazione incentrate sulle esigenze delle persone.
Possiamo definire i Living Lab come spazi fisici o virtuali in cui gli stakeholder instaurano partnership con aziende, Enti pubblici, Università, istituti e utenti che collaborano per la creazione, la prototipazione, la convalida e il test di nuove tecnologie, servizi, prodotti e sistemi in contesti di vita reale.